E’ di qualche settimana fa la notizia che il governo decide di tassate gli extra-profitti delle banche legati alla PANDEMIA. Bene! Finalmente! E’ il pensiero comune, ma chi, con la propria attività, ha vissuto in prima linea quel brutto periodo, potrebbe ritrovarsi ad avere un’idea alquanto diversa che ora proverò a spiegarvi. Se vi ricordate durante il Covid lo stato diede la possibilità, a chiunque ne facesse richiesta, di sospendere le rate e quindi i pagamenti dei vari mutui, prestiti, leasing ecc. ecc. Il Decreto Legge, infatti, OBBLIGA gli Istituti di Credito alla SOSPENSIONE per sei mesi della riscossione delle rate, peccato però che lo stesso è completamente deficitario nel regolamentarne modi, tempi ma soprattutto i COSTI della ripresa dei pagamenti lasciando libero arbitrio alle banche!
Molti titolari di impresa si sono ritrovati così, a fronte di una SOSPENSIONE dovuta per DECRETO LEGGE causa PANDEMIA, a dover pagare, in alcuni casi, fino al 120% (CENTOVENTIPERCENTOCAZZO!!!!) di interessi!!!! Dunque banca ladra si. Ma fino ad oggi anche loro non hanno fatto i conti con lo STATO, che di fatto diventa complice della bastardata reclamando attraverso la tassa extra-profitti la loro parte del bottino! La domanda sorge spontanea. Ma le Banche e lo Stato erano già D’ACCORDO sin dall’inizio? Ai posteri la (poco) ardua sentenza anche se io un’idea me la sono già fatta.
Il Vate Dispensatore